L’annuncio del sindaco di Avellino Laura Nargi in Consiglio comunale ha certificato una crisi politica che al Comune era ormai palese da giorni. L’aula di piazza del Popolo era gremita solo sul lato dell’opposizione. Assenti gli assessori e i consiglieri della maggioranza, per una richiesta del Sindaco, tanto a quanto comunicato dalla stessa Laura Nargi, l’Amministrazione comunale rischia di cadere a soli dieci mesi dall’inizio della consiliatura, più o meno un anno dopo le dimissioni irrevocabili dell’allora primo cittadino Gianluca Festa. «Ho chiesto io alla mia maggioranza di non presentarsi», ha spiegato. Solo così posso «aprire una crisi politica» ora necessaria «perché è giusto riflettere su quanto sta accadendo», ha dichiarato Laura Nargi, che ha ringraziato per questo i consiglieri, che in ogni caso avrebbero proposto con una mozione il ritiro del provvedimento, obbligando il capo della amministrazione alle dimissioni, che restano comunque una opzione. «Ritiriamo la pratica del bilancio e del DUP, ma credo ancora nel documento». Mentre le opposizioni con una conferenza stampa hanno sostanzialmente sollecitato il ritorno al voto con Antonio Gengaro, il tempo della crisi è affidato al conto alla rovescia che la diffida prefettizia scandirà. Il Comune ha venti giorni per approvare il bilancio di previsione. Poi toccherà al Prefetto decidere se nominare un commissario ad acta o andare oltre. Dipenderà dalla maggioranza.
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L’annuncio del sindaco di Avellino Nargi: «Raffaele è stato estubato»
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