Arcelormittal chiude a San Mango sul Calore. Mobilitazione

Teodoro Boccuzzi: scelta che, se confermata, rappresenterebbe un colpo devastante anche per l'economia irpina. Lunedì 17 marzo confronto presso la Prefettura di Avellino. Le reazioni

Arcelormittal chiude a San Mango sul Calore. Lo ha annunciato mercoledì pomeriggio in una nota il sindaco Teodoro Boccuzzi. In queste ore la stessa Amministrazione locale e diverse forze politiche si sono mobilitate per evitare la perdita del posto di lavoro ai 70 addetti dello stabilimento. «Questa mattina sono stato presente, insieme ad altri Sindaci del territorio che ringrazio di cuore per la solidarietà dimostrata, all’assemblea che si è svolta davanti ai cancelli dello stabilimento Arcelor Mittal di San Mango sul Calore», ha fatto sapere il sindaco sul profilo Facebook dell’amministrazione comunale. Ecco il suo post: «Ho voluto ribadire con forza, guardando negli occhi i lavoratori e le loro famiglie, che l’Amministrazione comunale e l’intera comunità di San Mango sono e saranno sempre al loro fianco in questa difficile battaglia. Non si tratta solo di numeri o statistiche: parliamo di 70 famiglie, di 70 storie, di 70 vite che rischiano di essere travolte da una decisione calata dall’alto che non possiamo accettare. Sono in contatto costante con la Regione Campania, con i nostri consiglieri regionali e con i parlamentari irpini, che ringrazio per l’immediata disponibilità dimostrata. Stiamo lavorando incessantemente per trovare soluzioni concrete che scongiurino questa chiusura. Lunedì sarò presente davanti alla Prefettura di Avellino insieme ai lavoratori e ai sindacati, per far sentire forte e chiara la voce di San Mango e dell’intera provincia. Invito tutti i cittadini e le istituzioni che possono a partecipare: è importante dimostrare che siamo una comunità unita e solidale. La dignità del lavoro è un diritto che non può essere calpestato. Dietro ogni posto di lavoro c’è una famiglia, ci sono progetti di vita, c’è il futuro del nostro territorio. Non permetteremo che le logiche del profitto cancellino decenni di storia industriale e di sacrifici. San Mango non si arrende. Insieme, uniti, possiamo e dobbiamo vincere questa battaglia».
LE ALTRE REAZIONI. D’AGOSTINO(FI): UNIRE FILIERA ISTITUZIONALE PER EVITARE LICENZIAMENTI. “La chiusura dello stabilimento della ArcelorMittal rappresenta una minaccia non solo per la comunità di San Mango sul Calore, ma per l’intero tessuto produttivo irpino. È fondamentale, ora più che mai, unire la filiera istituzionale a tutti i livelli, dalle amministrazioni locali alla Regione, fino al governo nazionale, per scongiurare una decisione che avrebbe conseguenze devastanti.” Così in una nota l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del dipartimento Innovazione e sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale di Avellino. “Non possiamo permettere che un’area già provata da difficoltà economiche e sociali subisca un ulteriore colpo – aggiunge D’Agostino. “La chiusura dello stabilimento di San Mango non sarebbe solo un dramma per i lavoratori, ma un vero e proprio disastro per l’indotto e per l’intero territorio. L’Irpinia ha dimostrato, nel corso degli anni, una straordinaria capacità di resilienza, ma le nostre comunità non possono sopportare ulteriori sacrifici. I licenziamenti, se confermati, genererebbero un effetto a catena che coinvolgerebbe piccole e medie imprese, attività commerciali e servizi, con ripercussioni sociali difficili da quantificare. È indispensabile, pertanto, attivare con il supporto del Ministero delle imprese e del Made in Italy ogni possibile canale di dialogo con la proprietà, esplorando soluzioni alternative alla chiusura e garantendo il sostegno necessario per mantenere viva questa realtà produttiva. Forza Italia, ad ogni livello, con il supporto del viceministro Valentino Valentini, sarà al fianco dei lavoratori e delle istituzioni locali in questa nuova battaglia”, conclude.
ALAIA CHIAMA MARCHIELLO: ATTIVARE IMMEDIATAMENTE TAVOLO ISTITUZIONALE​​​​​​​​​​​​​​​​. Il consigliere regionale Enzo Alaia ha avuto nella serata di mercoledì un colloquio telefonico con l’assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Marchiello, al quale ha chiesto l’immediata attivazione di un tavolo istituzionale per affrontare la crisi dello stabilimento Arcelor Mittal di San Mango sul Calore. «Ho subito contattato l’assessore Marchiello per rappresentargli la gravità della situazione che si è venuta a creare con l’annuncio della chiusura dello stabilimento Arcelor Mittal”, dichiara Alaia. “L’assessore si è detto pronto ad intervenire presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sollecitare l’apertura di un tavolo di crisi, pur sottolineando la necessità di una formale richiesta da parte delle organizzazioni sindacali per avviare l’iter procedurale». Il consigliere regionale del gruppo Italia Viva esprime massima vicinanza e solidarietà ai lavoratori dello stabilimento e alle loro famiglie. «Siamo di fronte a una decisione che, se confermata, avrebbe ripercussioni devastanti non solo sui 70 dipendenti diretti e sul vasto indotto, ma sull’intero tessuto economico e sociale della provincia di Avellino», prosegue Alaia. «L’Irpinia non può permettersi di perdere un altro presidio industriale strategico. La chiusura dello stabilimento rappresenterebbe un ulteriore colpo per un’economia territoriale già fragile, accentuando i fenomeni di spopolamento e desertificazione produttiva che affliggono le aree interne della Campania», aggiunge il consigliere. «Mi auguro che si possa trovare rapidamente una soluzione che salvaguardi i livelli occupazionali e la continuità produttiva. La Regione Campania farà la sua parte, mettendo in campo tutti gli strumenti disponibili per sostenere i lavoratori e le loro famiglie in questo momento di grave difficoltà. Lavorerò personalmente, insieme a tutte le istituzioni coinvolte, affinché questa vertenza venga affrontata con la massima attenzione e urgenza che merita», conclude Alaia.
POPOLARI UNITI: L’IRPINIA INVESTA SUL PROPRIO TERRITORIO PER LA RE-INDUSTRIALIZZAZIONE. «La vicenda della chiusura dello stabilimento ArcelorMittal di San Mango sul Calore desta molto allarme. Si parla di un sito produttivo che, con i suoi 70 addetti, più l’indotto, da un importante contributo alla tenuta economica Irpina. Auspichiamo il massimo impegno di tutti i livelli Istituzionali sulla questione, nonché l’apertura di una riflessione sul futuro della produzione in questa Provincia. Vanno immaginate altre potenziali strade di sviluppo, partendo dalle risorse materiali ed immateriali del territorio, che riducano progressivamente la nostra dipendenza da gruppi con cervello fuori dal territorio». È la nota firmata dal Coordinatore Provinciale “Tempi Nuovi/Popolari Uniti”, Giuseppe Vecchione, e dal Presidente Provinciale “Tempi Nuovi/Popolari Uniti”, Amerigo Festa.
IL PARTITO DEMOCRATICO: CHIUSURA DA SCONGIURARE. COINVOLTI I NOSTRI RAPPRESENTANTI NAZIONALI PER ATTIVAZIONE TAVOLO DI CRISI. «La notizia della possibile chiusura dello stabilimento irpino di ArcelorMittal insediato presso l’area industriale di Luogosano-San Mango sul Calore rappresenta una ferita per il tessuto produttivo irpino. Dopo anni di attività circa settanta lavoratori verrebbero licenziati. Alla base della decisione di chiudere ci sarebbero i costi di gestione dello sta bilimento considerati eccessivi e non più sostenibili. Questo non è accettabile. E’ perciò necessario attivare un fronte istituzionale, sindacale e politico per poter sventare in ogni modo questa ipotesi così funesta per la nostra comunità provinciale». E’ quanto scrive in una nota la segreteria provinciale del Partito Democratico di Avellino. «Come Partito Democratico – si legge ancora – ci attiveremo attraverso i nostri rappresentanti in Parlamento affinché si possa arrivare in tempi rapidi all’istituzione di un tavolo di crisi ministeriale che affronti questa vertenza così delicata con fermezza e concretezza. Il governo nazionale ha l’opportunità di dimostrare di non essere nemico dell’Irpinia, della Campania e del Mezzogiorno. Esprimiamo – così si conclude la nota – tutta la nostra solidarietà ai lavoratori coinvolti in questa partita così complessa e alle loro famiglie. Saremo al loro fianco affinché questa possibilità venga sventata. La chiusura dello stabilimento ArcelorMittal rappresenterebbe un colpo durissimo per il sistema industriale irpino che già presenta importanti fragilità. Siamo certi che attraverso la coesione che sapremo esprimere potremo ottenere il risultato che tutti ci auguriamo, quello di scongiurare la chiusura dello stabilimento».


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ArcelorMittal, Avellino, Ministero dello Sviluppo Economico, Prefettura di Avellino, San Mango sul Calore, Teodoro Boccuzzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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