La privatizzazione della IIA è ormai decisa. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato il socio pubblico Invitalia a sottoscrivere l’accordo che comporterà l’ingresso di Seri Industrial nel capitale di Industria Italiana Autobus con una partecipazione di controllo. La decisione, comunicata con una nota diffusa sul sito istituzionale, arriva in seguito alla delibera di Leonardo e Invitalia di accogliere l’offerta presentata da Seri Industrial al termine di un percorso per l’individuazione di un partner industriale che ha visto il coinvolgimento di numerosi operatori di mercato. “L’accordo garantisce la salvaguardia dei livelli occupazionali degli stabilimenti di Flumeri e Bologna”, si legge. Prevede, inoltre, la “realizzazione di un piano industriale focalizzato sulla produzione di autobus elettrici e su un rafforzamento della competitività dell’azienda”.
IL NUOVO ASSETTO. Per effetto dell’accordo, Invitalia resterà titolare di una partecipazione di minoranza, tuttavia in virtù del patto parasociale che verrà stipulato tra i futuri soci, al socio pubblico sarà riconosciuta una serie articolata di diritti di veto in merito alle scelte strategiche aziendali, a garanzia dell’interesse pubblico e della corretta esecuzione del piano industriale.

REGIONE CAMPANIA: GARANTIRE FUTURO AI LAVORATORI. «In relazione alla notizia secondo cui il Ministero delle Imprese avrebbe autorizzato Invitalia a procedere nell’accordo con la società Seri Industrial per risolvere la crisi di Industria Italiana Autobus, la Regione Campania – in tutti gli incontri che si sono tenuti al Tavolo Ministeriale – ha sempre precisato e sottolineato che, al di là della scelta dell’imprenditore privato che dovrà subentrare a Invitalia e a Leonardo nell’assetto societario, l’unico vero obiettivo deve essere quello di garantire l’occupazione piena dei due Stabilimenti di Bologna e di Flumeri», si legge in una nota diffusa dalla Regione Campania. «Sono pertanto assolutamente condivisibili le garanzie che chiedono i sindacati e devono essere verificate e discusse tutte le proposte di acquisto come del resto è stato più volte assicurato al Tavolo Ministeriale. E’ necessario che i lavori del Tavolo continuino in un clima di collaborazione e condivisione per poter arrivare alla migliore soluzione per i lavoratori garantendo loro un futuro occupazionale».
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