Nuova tappa di CamminIrpini tra i vigneti dell’Istituto Agrario Francesco De Sanctis sabato 14 agosto. Prosegue il «progetto di educazione al benessere psico-fisico, promosso dalle ACLI di Avellino ai propri associati, per un recupero della socialità dopo mesi di limitazioni e difficoltà, attraverso il cammino e le esperienze sensoriali che ne derivano», scrivono i promotori in una nota. La passeggiata, con annessa visita agli ambienti della Scuola, alle cantine e alla distilleria, avrà luogo sabato 14 agosto, con ritrovo dei partecipanti davanti alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

IL PROGRAMMA. Il quarto incontro della serie prevede una passeggiata tra i vigneti dell’Istituto Agrario e Scuola Enologica Francesco De Sanctis, una delle istituzioni culturali e formative più prestigiose dell’intera Provincia, fondata nel 1879 dall’illustre intellettuale e politico irpino, recentemente aperta al grande pubblico grazie ad importanti eventi estivi e all’intuizione e lungimiranza del Preside Pietro Caterini.
L’ISTITUTO AGRARIO FRANCESCO DE SANCTIS, 143 ANNI DI STORIA ITALIANA. CamminIrpini tra i vigneti dell’Istituto Agrario “Francesco De Sanctis”, ubicato nel cuore della città di Avellino, intende offrire ai partecipanti l’opportunità di riscoprire ancora oggi ciò che simboleggia il connubio desanctisiano fra risorsa e sviluppo. Con un glorioso fardello di 143 anni di storia, l’Istituto occupa il secondo posto ai vertici nazionali della formazione e della ricerca ad indirizzo vitivinicolo enologico.

La “Regia scuola enologica” fu fondata nel 1878 dall’allora ministro irpino Francesco De Sanctis, con l’intento di valorizzare l’Irpinia attraverso lo studio e la ricerca nel settore agricolo, per seguire la stessa vocazione agricola del territorio. Oggi la scuola è un’azienda della ‘formazione e del lavoro’ a tutti gli effetti, fucina di tecnici pronti a diventare nuovi imprenditori agricoli o preziosi esperti nel comparto dell’agroindustria, settore in costante espansione. Ad Avellino si iscrivono studenti da tutta la regione e anche dalla vicina Puglia, fra cui i figli di imprenditori agricoli e vitivinicoli già affermati, che prima di cedere il testimone alle nuove generazioni, investono sulla formazione. Conta più di 600 iscritti, a cui si aggiungono anche i 150 detenuti delle classi speciali istituite presso il carcere di Bellizzi. Se si considera inoltre il personale docente, operatori e personale del convitto, si aggiungono ulteriori 200 unità, ampliate con i ragazzi provenienti dal programma ‘Garanzia Giovani’.
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