Apicoltura per l’inserimento dei minori non accompagnati. Il progetto sarà realizzato a Sant’Andrea di Conza presso il Centro SAI MSNA. Confagricoltura Avellino ha annunciato l’avvio del programma di formazione, organizzato in collaborazione con l’associazione “Irpinia 2000 onlus”. «I beneficiari del Corso sono gli ospiti del Centro di Accoglienza SAI MSNA di Sant’Andrea di Conza che hanno espresso interesse per il settore apistico», fa sapere Confagricoltura Avellino.

IL CORSO IN APICOLTURA. Le lezioni (30 ore di teoria e 70 ore di pratica in azienda apistica) saranno tenute dall’apicoltore, nonché dirigente di Confagricoltura Avellino, Giorgio Manganiello. Previsto anche un tirocinio formativo per alcuni dei partecipanti.
IL CENTRO PER MINORI NON ACCOMPAGNATI DI SANT’ANDREA DI CONZA. Dal 2014 “Irpinia 2000 Onlus” è l’Ente gestore per il Comune di Sant’Andrea di Conza del Centro di Accoglienza per minori stranieri non accompagnati, affidato dal Ministero dell’Interno e inserito nella rete nazionale SPRAR/SIPROIMI in virtù di apposito accordo/convenzione stipulato col Comune, a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Il progetto mira a costruire un sistema territoriale organizzato che garantisca misure di accoglienza e di protezione del MSNA, in quanto cittadino di Paesi terzi o apolide, di età inferiore ai diciotto anni che entra nel territorio degli Stati membri dell’Unione Europea senza essere accompagnato da una persona adulta responsabile per esso in base alla legge o agli usi, ovvero il minore che viene lasciato senza accompagnamento una volta entrato nel territorio di uno Stato membro.

CONFAGRICOLTURA: «L’APICOLTURA STRUMENTO PER L’INSERIMENTO SOCIALE». Confagricoltura sottolinea la portata sociale del progetto. L’Associazione spiega di «credere molto nel valore sociale dell’agricoltura e nelle opportunità che può offrire per un inserimento vero nel mondo del lavoro ai tanti giovani costretti a lasciare i loro Paesi d’origine in cerca di un futuro migliore, spesso tra mille difficoltà, chiusure ed ingiustificate paure e pregiudizi». Il Direttore provinciale dell’Organizzazione, Antonio Caputo, a questo proposito afferma che «non a caso siamo impegnati su diversi progetti» a «conferma che intendono qualificare i giovani migranti, offrendo loro delle prospettive di futuro. L’accoglienza non è una parola vuota, ma deve essere riempita di concretezza ed è quello che cerchiamo di fare».
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