Con un cartellone articolato su 40 giorni di eventi e appuntamenti, si conclude sabato 31 luglio l’omaggio di Montella a Dante iniziato lo scorso 24 giugno. Questa sera appuntamento alle ore 19 al Monte, dove «al termine di un percorso di 40 giorni che ha consentito a migliaia di visitatori provenienti anche da fuori regione di godere di un luogo simbolo della storia, della cultura e del paesaggio dei Monti Picentini, l’Amministrazione comunale di Montella illustrerà i risultati delle iniziative svolte nel Complesso monumentale di Santa Maria della neve», si annuncia attraverso una nota.

«Dal 24 giugno al primo agosto il Comune di Montella si è vestito di arte e di cultura trasformandosi in un grande Convivio presso il Complesso Monumentale di Santa Maria della Neve, che ha ospitato l’Anteprima Mondiale della Mostra ‘Nigredo, Albedo e Rubedo – Magnum Opus: omaggio a Dante’ dell’artista torinese Enrico Mazzone». Il Comune di Montella ricorda che «per quaranta giorni nello lo storico Complesso, che è stato interamente visitabile, non solo ha ospitato l’intera opera di Mazzone, ma con i suoi giardini e i suoi panorami mozzafiato ha fatto da ineguagliabile cornice ad appuntamenti conviviali con poeti, narratori, musici, seminari e laboratori sull’agricoltura, sul paesaggio rurale, l’accoglienza e la ricerca scientifica». Ora «la stessa opera di Mazzone, che si sviluppa per 97 metri di lunghezza e 4 di larghezza, sarà esposta interamente in Via del Corso a Montella nel pomeriggio di domenica primo agosto per consentire ai cittadini ed ai tanti curiosi di visitarla in tutta la sua bellezza ed ampiezza». Di seguito l’intervento dell’Assessore Anna Dello Buono, che nello scorso mese di giugno ha presentato la manifestazione nel contesto delle politiche culturali della Amministrazione guidata dal sindaco Rino Buonopane.

Eventi e cultura al Monte per l’omaggio di Montella a Dante
di Anna Dello Buono | vice sindaco ed assessore alla Cultura del Comune di Montella

L’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Buonopane, di cui mi onoro essere assessore alle politiche culturali e sociali, ha sempre considerato le Politiche culturali fondamentali a qualificare una buona azione amministrativa. Qualificano le scelte di una efficace politica culturale certamente le azioni atte a favorire l’istruzione scolastica e la formazione dei suoi cittadini, la scuola tout court o le iniziative volte a tutelare i monumenti, i beni architettonici, le tradizioni di una comunità, ma, se intese in un senso più largo, le politiche culturali devono tendere a favorire la partecipazione di un numero sempre piu’ ampio di cittadini ai benefici che esse possono offrire. E quindi nella visione culturale va inclusa la valorizzazione del territorio, la tutela delle sue risorse naturali, gastronomiche, artigianali e tutto ciò che concorre a creare l’identità di una comunità e che, con l’appartenenza, favorisce la coesione sociale. Tutte facce di una stessa medaglia, aspetti di un unicum che concorrono a realizzare la visione cui accennavo prima. Devo dire che avevamo già in programma come Amministrazione un Omaggio a Dante, programmato per questo autunno, teso a riscoprire un elemento di storia locale che collega il nostro Rinaldo D’Aquino al Sommo Poeta di cui ricorre il settecentenario dalla morte.

Dante nel De Vulgari Eloquentia ha citato il nostro Rinaldo d’Aquino (Montella 1227/28 – 1279/81) poeta della Scuola siciliana, autore di un sonetto e una dozzina di canzoni di cui una lodata appunto da Dante. Quindi cogliere l’opportunità di ospitare la Mostra di Enrico Mazzone a Montella ci è sembrata un’occasione da non poter o dover perdere. Certo organizzare in poco tempo una iniziativa così complessa anche sul piano meramente gestionale è apparsa subito, a me e all’amministrazione, come una sfida e come tale l’abbiamo colta. E ci siamo chiesti dove ospitare ed esporre un disegno cosi grande e le tante tavole e il Complesso monumentale di Santa Maria della Neve sembrava fatto apposta. Certamente sul piano logistico considerati i particolari ambienti del Convento (chiostri, celle, lunghi e suggestivi corridoi) ma anche perché la Mostra avrebbe fornito l’occasione di svelare, finalmente, tutta la bellezza di una risorsa architettonica di straordinaria valenza storica e sociale, con le sue finestre che si affacciano sull’alta valle del Calore e del paese. Il “nostro” Monte ci è sembrato quindi il più adatto, E sono sicura che il suo indiscutibile “fascino” sarà per tanti visitatori forestieri una scoperta, per i montellesi una riscoperta, un sito dalle enormi potenzialità per la promozione del territorio e delle sue tante valenze. Così come ci è apparso subito evidente che se il Progetto “40 gg con Dante” voleva avere un grande respiro e creare prospettive per la promozione del territorio, esigeva non solo un grande sforzo organizzativo per l’allestimento vero e proprio della Mostra, ma richiedeva anche altro. Era necessario mettere in campo iniziative culturali di ampio respiro da affiancare ad essa: appuntamenti al Monte con poeti, narratori, musici, convivi di ricerca scientifica e agricoltura, focus sul paesaggio locale e accoglienza.

La prima parte della sfida può dirsi vinta se consideriamo che abbiamo impiegato meno di 30 giorni per il trasporto dell’Opus Magnum di Enrico Mazzone da Torino e il conseguente, laborioso allestimento della Mostra, con luci e musica. Così come in pochi giorni sono stati eseguiti lavori di sistemazione dei giardini e degli spazi esterni dove dare vita ai Convegni e a Seminari in sicurezza come richiesto dalle misure sanitarie. La seconda parte della sfida comincia questa settimana nei 40 giorni sono state previste almeno 25 iniziative culturali: incontri di presentazione di libri, focus tematici, laboratori, iniziative musicali e teatrali che affiancheranno la mostra per tutta la sua durata.

Il programma man mano ha preso corpo e, mi auguro, riserverà positive sorprese perché si toccheranno anche temi di eco innovazione territoriale, con contributi di amministratori locali, ricercatori universitari, operatori locali. Un viaggio alla cui riuscita concorrono in tanti, perché nella sua costruzione ci siamo avvalsi della collaborazione delle Associazioni di volontariato, in particolare del Forum dei Giovani, di Enti e Amministrazioni pubbliche, di operatori locali, di ricercatori universitari per riscoprire potenzialità e costruire prospettive. Vi aspettiamo al Monte: vi assicuro che ne vale la pena!”.
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