A cento anni dalla nascita di Fiorentino Sullo, il 29 marzo 1921, il sindaco di Torella dei Lombardi, Amado Delli Gatti, ricorda la figura dello statista irpino, protagonista della vicenda politica e istituzionale italiana nel ‘900. Sepolto nel cimitero di Torella dei Lombardi, Fiorentino Sullo occupa un ruolo di primo piano nella storia cittadina. Lo stesso sindaco Delli Gatti, componente del Comitato d’onore che avrebbe dovuto celebrare il centenario della nascita (insieme al presidente della Fondazione intitolata allo statista e presieduta da Gianfranco Rotondi) evidenzia il forte legame dello statista con la comunità torellese. L’emergenza sanitaria impone un rinvio delle manifestazioni in presenza, ma non gli onori e l’omaggio all’uomo nella personale e pubblica riconoscenza per il suo contributo allo sviluppo economico e sociale nazionale e meridionale. Di seguito le parole del Sindaco Delli Gatti.
Fiorentino Sullo, ricordo di una figura emblematica per l’Italia e il suo Mezzogiorno
di Amado Delli Gatti | Sindaco di Torella dei Lombardi

Fiorentino Sullo ha certamente incarnato il ruolo dello statista pronto a traguardare il futuro delle giovani generazioni. Dalla riforma della scuola a quella urbanistica seppur incompiuta, fino alla nascita dell’Alto Calore, il contributo di Fiorentino Sullo all’Irpinia è tutt’oggi tangibile e meritevole di approfondimenti. Ho un ottimo rapporto con sua moglie Elvira De Laurentiis, che incontro ogni volta che ne ho l’occasione. Grazie ai suoi racconti emerge il politico, lo statista, il visionario. Ma anche lo spirito rivoluzionario che albergava in lui, e i tormenti dell’uomo. Senza trascurare la grande ammirazione e considerazione che tutte le segreterie politiche d’Europa nutrivano per lui. L’eredità morale, politica e culturale che Fiorentino Sullo ci ha lasciato merita di essere vivificata. E’ necessario sottolineare il progresso che le sue idee hanno portato a questa provincia e quanto del suo pensiero è ancora un’opera incompiuta. Basti pensare alla riforma delle università, e alla possibilità aperta a tutti gli studenti e di tutti gli indirizzi di accedere al mondo accademico; oltre alla impalcatura dell’Alto Calore come ente gestore di una delle più importanti risorse della Campania interna. A causa della pandemia le celebrazioni per ricordare e omaggiare lo statista irpino sono state rinviate, ma spero fortemente che l’appuntamento sia stato solo spostato a luglio, quando ricorrerà l’anniversario della sua scomparsa avvenuta nel 2000. Mi auguro di poter omaggiare uno degli uomini più illustri d’Irpinia, insieme alla signora Elvira, e di rendere merito a chi ha saputo traguardare con spirito costruttivo, le grandi potenzialità di questa provincia. Lo dobbiamo a lui m soprattutto alle giovani generazioni.

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