L’Asl rassicura i Sindaci sui tempi del contact tracing, che avviene nelle 24 ore per il coronavirus in Alta Irpinia come nel resto del territorio di competenza. L’indagine epidemiologica condotta a Montella, Cassano Irpino, come negli altri Comuni del Distretto Sanitario di Sant’Angelo dei Lombardi, si spiega in sostanza, risponde ai protocolli nazionali.

La nota è una risposta della Direzione Generale aziendale ad alcuni sindaci altirpini, che ieri sera a Lioni hanno partecipato ad una riunione indetta dal primo cittadino di Lioni, Yuri Gioino. Nel comunicato Maria Morgante cita in particolare l’operato dell’Asl a Montella e a Cassano Irpino, dove sono state chiuse le scuole in seguito alla scoperta di alcuni casi positivi. L’Alta Irpinia fino ad oggi è stata solo marginalmente interessata da un’epidemia, che dall’inizio della emergenza ha prodotto in provincia di Avellino 866 casi, secondo l’ultimo dato ufficiale pubblicato il 2 ottobre dalla Protezione Civile per il Ministero della Salute. In poco meno di 3 settimane i casi positivi al coronavirus in Irpinia sono stati 183. Nel corso della riunione di Lioni, i sindaci hanno dato vita ad un coordinamento istituzionale all’interno del Distretto Sanitario di Sant’Angelo dei Lombardi, che coincide con il perimetro dell’Area Pilota. Lo scopo è seguire al fianco delle comunità locali l’andamento dell’epidemia, in modo da assumere in maniera coordinata iniziative anche a carattere strettamente locale a tutela del comprensorio.
Coronavirus in Alta Irpinia, tempestivi contact tracing e indagini epidemiologiche
La nota della Direzione Generale dell’Asl di Avellino

L’Azienda Sanitaria Locale di Avellino replica alle accuse mosse da alcuni Sindaci e precisa, numeri alla mano, l’attività del SEP (Servizio di Epidemiologica e Prevenzione). Il SEP, nel rispetto dei protocolli sanitari, è sempre stato tempestivo nel circoscrivere i contagi a seguito di rilevate positività ed i risultati raggiunti nelle azioni di contenimento ne sono la prova tangibile. Esistono difficoltà strettamente legate al numero crescente di casi e a condizioni logistiche dovute alla vastità del territorio, ma il servizio specialistico funziona soprattutto grazie all’enorme sacrificio delle decine di operatori. Nel caso specifico legato ai contagi localizzati nel Comune di Montella, le attività di indagine epidemiologica e di screening si sono svolte – come da protocollo – in tempi rapidi.

Il Sindaco del Comune di Montella rendendo dichiarazioni del tutto inconferenti rispetto ai fatti, oltre a creare una ineludibile sfiducia nelle Istituzioni, ha prodotto una sterile polemica sul lavoro del comparto. Infatti nelle sue dichiarazioni omette di riconoscere che la sera del 27/09, in via informale, comunicava la positività ad un tampone effettuato ad una sua giovane concittadina presso l’AORN “Moscati” di Avellino. Il giorno successivo, di concerto con il Dipartimento di Prevenzione e nel rispetto del protocollo, è stato effettuato un primo screening sui contatti stretti (n. 31 tamponi effettuati) dal quale sono emerse 6 positività. In quelle ore lo stesso Sindaco dichiarava agli organi di stampa il costante contatto con il Dipartimento.

All’esito delle nuove positività è stata immediatamente ricostruita una nuova rete di contatti ed il giorno 01/10 è stato effettuato un ulteriore screening su altri 73 cittadini di Montella e, dalla ricostruzione dei contatti, sono stati individuati e testati anche 7 abitanti di Cassano Irpino. Il giorno successivo, ovvero 02/10, il report dei contatti testati ha rivelato altre 3 positività nell’ambito di contatti già in isolamento e sui quali è già stata avviata l’ulteriore indagine epidemiologica che condurrà ad individuare probabili ulteriori tamponi da effettuare per circoscrivere e arginare il focolaio.

L’ulteriore affermazione sul tempo per processare i tamponi mette in evidenza, oltre che l’infondatezza dei fatti, anche l’inconsapevolezza delle affermazioni sulle responsabilità ascritte alla ASL. Infatti i laboratori dell’AORN “Moscati” di Avellino e dell’Istituto di Ricerche Genetiche Biogem processano e refertano i tamponi nell’arco delle 24h. L’azione dell’ASL è sempre stata incentrata all’attuazione dei protocolli sanitari circoscrivendo tempestivamente la linea di contagio e la diffusione dell’infezione. Le dichiarazioni rese alla stampa, dunque, oltre che smentite dalle circostanze e numeri esposti, delegittimano di fatto il lavoro prestato dalle decine di operatori che da sempre si coordinando in sinergia con il territorio, anticipando azioni, programmazioni e comunicazioni che spesso i canali istituzionali possono rendere troppo lenti.
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