L’Irpinia dice sì al taglio dei parlamentari con un voto ancora più convinto rispetto a quello chiarissimo espresso in Italia. Passa la riforma costituzionale proposta dal Movimento 5 Stelle, ottenendo anche quel quorum che la conferma costituzionale non impone. Si tratta di un risultato politico preciso in un momento del Paese molto particolare, stretto tra la crisi economica imposta dall’emergenza sanitaria e una crisi profonda della politica italiana. Riprendendo quell’onda che aveva ridimensionato le forze tradizionali di sinistra e di destra già negli ultimi anni, l’elettore italiano non ha avuto dubbi nel tagliare un terzo del Parlamento.
Il Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, in una suggestiva immagine pubblicata sul portale storico della CameraLa volontà popolare non si discute, soprattutto quando come in questo caso ha prodotto una legge costituzionale. Spetterà alle forze parlamentari il ridisegno della legge elettorale e dei regolamenti, in vista di un intervento più concreto sull’architettura istituzionali, per salvaguardare il diritto della rappresentanza in maniera omogenea sui territori, rispettando i diritti delle minoranza, di tribuna e di dissenso.

Non sarà facile, ma nell’attuale Parlamento saranno in molti ora a non voler votare presto. Di certo, la grande parte di chi oggi siede tra i banchi di Montecitorio e Palazzo Madama, di destra o di sinistra, non potrà essere rieletto. Lo ha deciso il voto popolare, riducendo lo spazio e trasferendo in soffitta oltre 300 poltrone. Il referendum confermativo ha posto agli elettori il seguente quesito: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente modifiche agli articoli 56, 57, e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.240 del 12 ottobre 2019?». La norma, già approvata dal Parlamento nelle quattro letture previste, non raggiungendo la maggioranza qualificata necessaria all’approvazione diretta, ha ottenuto l’avallo dei cittadini. Il numero dei parlamentari scenderà a 600 dagli attuali 945, per effetto del taglio lineare. Di seguito i dati dello scrutinio. L’Irpinia dice sì al taglio dei parlamentari, come si evince dai numeri, in linea con la Campania.
Risultati definitivi dello scrutinio
CAMPANIA | Sezioni:5.827 / 5.827 – DEFINITIVO
SI 2.087.312 – 77,41 % | NO 609.290 – 22,59 %
Elettori: 4.544.826 | Votanti: 2.772.802 (61,01%) Schede nulle: 17.431 Schede bianche: 58.646 Schede contestate: 123 | Dato aggiornato al: 22/09/2020 – 01:39
Circoscrizione di AVELLINO | Sezioni: 501 / 501 – DEFINITIVO
SI 164.358 – 75,07 % | NO 54.583 – 24,93 %
Elettori: 339.058 | Votanti: 226.361 (66,76%) Schede nulle: 1.589 Schede bianche: 5.785 Schede contestate: 46 | Dato aggiornato al: 22/09/2020 – 00:05
REFERENDUM, ESULTA IL SOTTOSEGRETARIO CARLO SIBILIA. «Questo risultato noi del M5S lo abbiamo cercato, lo abbiamo voluto, lo avevamo promesso e con il loro voto gli italiani hanno detto SÌ. Un Sì che vale il taglio dei parlamentari da 950 a 600, che porterà un risparmio di 300mila euro al giorno», ha commentato Sibilia su Facebook. «Meritano un grazie tutti i cittadini che hanno partecipato nelle piazze al nostro fianco in tutta Italia».
IL DATO DEFINITIVO AD ARIANO IRPINO: SÌ AL 65,01%. Il Comune di Ariano Irpino ha diffuso il dato definitivo del referendum costituzionale. Ecco il riepilogo.

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