La raccolta di firme contro il biodigestore di Chianche è proseguita in queste ore a Benevento, dove è in corso l’assemblea regionale delle Pro Loco della Campania. Si tratta della prima tappa del percorso promosso dal Comitato “Nessuno tocchi L’Irpinia”, che si batte contro la realizzazione del biodigestore nell’areale del “Greco di Tufo” D.O.C.G., uno dei vini di pregio campani più famoso nel mondo, ricordano gli organizzatori.

La raccolta firme punta a raccogliere adesioni all’Appello lanciato «dal nostro movimento e che ha visto come primo firmatario il nuovo Presidente UNPLI della Campania Tony Lucido, Dirigente della Pro Loco di Sant’Angelo dei Lombardi», si legge in una nota. «Hanno fatto seguito centinaia di adesioni da parte dei rappresentanti delle Pro Loco dell’intera regione tra cui quella del nuovo Coordinatore dei ‘Borghi più belli d’Italia’, Antonio Vella di Monteverde».

Soddisfatti per questo inizio i promotori della iniziativa, come si legge nel comunicato. «Il successo di adesione di organizzazioni cosi importanti per la difesa e la valorizzazione del nostro territorio conferma la crescente condivisione del principio di questa nostra battaglia di civiltà in difesa di un modello di sviluppo sostenibile e della non opportunità di prendere al di sopra di essi decisioni così importanti che riguardano il loro futuro». Per questo, «all’UNPLI Campania e alle Pro Loco dell’intera regione va tutto il nostro più sentito ringraziamento per questo prezioso contributo partecipativo e per aver ottenuto l’adesione fortemente simbolica di un settore così strategico per lo sviluppo eno turistico delle nostre terre», si conclude la nota.

Per ora resta alla finestra la Regione Campania, che è chiamata a pronunciarsi sulla querelle da una mozione presentata in Consiglio regionale dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino. L’iter per arrivare alla costruzione dell’impianto per ora va avanti. Nè il Tar della Campania, nelle due circostanze in cui è staro chiamato a pronunciarsi, né l’Ato dei Rifiuti, finora hanno sbarrato la strada al progetto. Oltre a Chianche, che ha risposto al bando regionale per ottenere l’impianto sul proprio territorio nel 2016, si sono resi disponibili recentemente a realizzare il biodigestore i Comuni di Savignano Irpino e di Montella.
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