Il nuovo Ospedale Criscuoli è pronto, annuncia il Direttore Sanitario Angelo Frieri, alla guida anche del presidio Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino. I due ospedali dell’Asl sono alle prese con la riorganizzazione dopo l’emergenza Covid-19 e in ottemperanza del Piano Ospedaliero rivisitato dalla Regione Campania nelle scorse settimane. Mentre ad Ariano si completa la divisione autonoma dedicata al coronavirus nel plesso del vecchio ospedale, in Alta Irpinia si completa una riqualificazione lungamente attesa dai sindaci del territorio. Per l’autunno i due plessi Asl di ad Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi saranno operativi con i nuovi assetti, ma per raggiungere l’obiettivo «servono 25 anestesisti». il Direttore Sanitario Angelo Frieri attende il via libera alla nuova fase di reclutamento attesa dalla Regione Campania. Intanto, a Sant’Angelo dei Lombardi i lavori sono stati completati.

«PRONTO IL NUOVO OSPEDALE CRISCUOLI», ECCO L’OFFERTA. Il nuovo Ospedale Criscuoli è pronto. Attende altro personale medico per rendere operative un’offerta ampliata. «Ci resta da lavorare sull’ortopedia da affiancare alla chirurgia, ma abbiamo: Cardiologia sub intensiva; Medicina e Chirurgia; Terapia Intensiva con sala operatoria, in grado di accogliere i day surgery oculistici e dermatologici; la nuova Tac a 125 slide con studio delle coronarie; il laboratorio e le diagnostiche vicine al pronto soccorso – che è stato protetto in questa fase della pandemia. Il corredo fotografico allegato mostra l’adeguamento dei locali disposti su un’area di circa 530 metri quadri, ricavati al piano terra con un ingresso autonomo utile nel caso di paziente infettivo. E’ collegata alla sala operatoria e alla radiologia in maniera diretta ed è stata allestita nei pressi del pronto soccorso, perché strategicamente funzionale alla piastra dell’emergenza. «I lavori sono conclusi, abbiamo anche le attrezzature biomedicali per i posti letto dedicati alla terapia intensiva, respiratori, monitor e tutto quello che è necessario per assistere i pazienti. Vanno sistemati gli arredi interni e sarà fatto quanto prima», aggiunge il direttore sanitario. «La Regione Campania ha approvato i 4 posti letto di terapia intensiva e 2 di sub intensiva che però sono tutti attrezzati per l’intensiva. Siamo pronti a fronteggiare esigenze maggiori rispetto a quanto previsto».

«PRONTO IL NUOVO OSPEDALE CRISCUOLI», TERAPIA INTENSIVA E CARDIOLOGIA. Il direttore sanitario si sofferma sulle caratteristiche del nuovo reparto, «concepito in un’area strategica della struttura, ma anche funzionale al potenziamento e alla espansione della Don Gnocchi, secondo i programmi annunciati dalla Fondazione». La terapia intensiva, che definisce «anche esteticamente apprezzabile, oltre che efficiente sul piano funzionale», dispone di una sua autonomia di ingressi: si accede dall’interno e dall’esterno, senza passare per il pronto soccorso». Il reparto di cardiologia con 6 posti letto attende l’arrivo del personale, per il quale «è in corso un bando per l’assunzione di operatori a tempo indeterminato che ha catturato l’interesse di un congruo numero di cardiologi. E’ stata già eseguita la prova scritta e a breve ci sarà la prova orale. Speriamo che alla fine di luglio si possa già avere la graduatoria e aprire il reparto, con un’area funzionale omogenea collegata alla medicina», sottolinea. Anche in questo secondo caso il direttore sanitario rivendica «un buon lavoro per la possibilità di accedere dall’esterno e dal reparto di medicina, ottimizzando le risorse». Quanto alla rianimazione, al momento «il presidio di Ariano Irpinio garantisce sempre un posto dedicato a Sant’Angelo dei Lombardi, circostanza che implica però il trasporto protetto e il tempo di percorrenza».

«UN NUOVO OSPEDALE RISPETTO AL RIDIMENSIONAMENTO DECISO NEL 2010». Alla luce del completamento dei lavori eseguiti, ritenuti fondamentali per il presidio ospedaliero, ma anche in vista dell’apertura del Centro per l’Autismo, il direttore sanitario parla di «riscatto del Criscuoli, rispetto al piano sanitario del 2010, quando aveva rischiato addirittura di perdere la chirurgia generale». Dal punto di vista strutturale, rimarca Angelo Frieri, «oggi abbiamo un buon ospedale, perchè una volta inaugurati i reparti di terapia intensiva e di cardiologia avremo la capacità sufficiente a fronteggiare le esigenze del territorio.


«PRONTO PER L’ATTIVAZIONE IL CENTRO PER L’AUTISMO». Poi c’è il centro per l’autismo, ospitato in un locale completamente autonomo rispetto alla struttura. Avrà un ascensore e le scale dedicate esterne. I pazienti non avranno nessun contatto con l’ospedale. «Si tratta di una necessità per il territorio che supera di lunga le aspettative: l’autismo è una problematica ancora sommersa che stenta a venire fuori. La capienza è di 37 posti, e l’Asl sta chiudendo la gara per la gestione oltre che a quella per gli arredi. Il terrazzo è stato reso funzionale e nonostante le critiche sui lavori per uno spazio non esclusivamente ospedaliero, ma credo che ogni struttura sanitaria debba rispondere alle necessità del territorio in cui opera».

IL FABBISOGNO DI MEDICI PER ARIANO IRPINO E SANT’ANGELO DEI LOMBARDI: «25 ANESTESISTI DA INSERIRE IN ORGANICO ENTRO L’AUTUNNO». Il completamento dei lavori e l’ufficialità del reparto accreditato dalla Regione Campania non bastano a pianificare l’inaugurazione di reparti che per assicurare la funzionalità a pieno regime hanno bisogno di personale medico. «Tra le terapie intensive di Ariano e Sant’Angelo, oltre alle sale operatorie, il fabbisogno ammonta a 25 anestesisti complessivamente per poter lavorare in sicurezza. Averli sarebbe un grande risultato». Tutto dipende dal personale sanitario di cui disporremo. Non ci sono problemi per gli infermieri, nè per il personale di supporto OSS, che rispondono a tutti gli avvisi di assunzione, mentre il problema è l’esiguità degli anestesisti e si spera a tal proposito in un maxi concorso», specifica il Direttore Sanitario del presidio ospedaliero di Sant’Angelo dei Lombardi. L’aumento dei posti letto per la terapia intensiva a 834 posti in Campania, impone l’adeguamento anche dal punto di vista professionale. «Siamo comunque fiduciosi di poter avere un numero sufficiente di medici per aprire: questa non è una terapia intensiva funzionale soltanto al Covid, ma è fondamentale e necessaria per le attività dell’ospedale».
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