Ponti storici di Grottaminarda, il sindaco: sono sotto controllo

L'informativa del primo cittadino sulla situazione dei cavalcavia e viadotti di interesse cittadino "a cominciare dal Ponte San Carlo" in risposta a richieste di alcuni cittadini

I ponti storici di Grottaminarda: sono sotto controllo, scrive in una nota il Sindaco Angelo Cobino. “I ponti storici, a cominciare dal Ponte San Carlo, sono nella massima attenzione dell’Amministrazione comunale di Grottaminarda”, spiega il primo cittadino, fornendo “precisazioni in seguito alla problematica posta da qualche cittadino”. Cobino spiega che nell’agosto del 2018, in seguito ad una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditore Interregionale per le opere pubbliche, il Comune aveva risposto prontamente segnalando i ponti storici e non, in territorio comunale ed intercomunale e sottolineando l’opportunità di interventi di manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza”.

Il palazzo municipale di Grottaminarda

I ponti interessati sono: Cavalcavia via Valle, ponte San Carlo, ponte storico fiume Ufita tra i Comuni di Grottaminarda e Melito, ponte storico sull’Ufita tra i Comuni di Grottaminarda, Frigento, Flumeri sulla Strada Provinciale 257, ponte Sant’Arcangelo in località Ruvitiello, ponte storico Palombara ed il cavalcavia sull’Autostrada, al Km 0-670 della Strada Provinciale 36, il cui raddoppio risulta importante per lo sbocco della Lioni-Grottaminarda come evidenziato in una apposita delibera di Giunta comunale ( la n. 84 del 2018). “Per quanto riguarda più nel dettaglio il Ponte Storico San Carlo sulla SS 90, c’è da constatare la periodica opera di manutenzione da parte dell’Anas, di concerto con la Soprintendenza, nel rifare il manto stradale non solo per rendere più sicura la viabilità ma anche affinchè non si verifichino infiltrazioni d’acqua che possano danneggiarne la staticità, mentre il Comune e diversi privati confinanti provvedono alla pulizia del verde laterale”, si legge ancora nella nota. “Tra l’altro il Ponte storico San Carlo che risale al 1585 e conserva la tipica architettura ad archi in pietra e mattoncini, viene menzionato nelle principali pubblicazioni sulla storia di Grottaminarda, a cominciare dalla guida in tre lingue: ‘Grottaminarda within Longobard Ways across Europe’, itinerario geografico, turistico e culturale sulla scia dell’insediamento dei Longobardi nel sud d’Italia”. Dunque, “l’Amministrazione comunale di Grottaminarda persegue gli obiettivi della conservazione e valorizzazione del bene storico oltre alla sicurezza dei cittadini e degli automobilisti ed attende con fiducia dal Ministero delle Infrastrutture e dall’Europa le linee guida per il recupero e la messa in sicurezza dei ponti storici ed anche di quelli recenti”.


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