L’associazione ambulanti chiede 3milioni di danni al sindaco di Avellino per lo stop al Mercato

Il rappresentante nazionale Marrigo Rosato ha depositato un nuovo ricorso al Tar contro i provvedimenti del sindaco e quindi del Comune di Avellino che hanno prima sospeso e poi delocalizzato il mercato bisettimanale dai giorni precedenti a Natale in poi

L’associazione ambulanti chiede 3milioni di danni al sindaco di Avellino per lo stop al Mercato. Il rappresentante nazionale dell’associazione Marrigo Rosato ha depositato un nuovo ricorso al Tar contro i provvedimenti del sindaco e quindi del Comune di Avellino che hanno prima sospeso e poi delocalizzato il mercato bisettimanale dai giorni precedenti a Natale in poi. Il rappresentante nazionale ha parlato di “atto grave e scellerato nei confronti di una categoria colpevolizzata di non avere pagato i tributi locali” nonostante “da gennaio erano in regola 100 ambulanti escludendo la Tosap che era stata appena notificata, con pagamenti richiesti in 7 giorni”.

Il segretario nazionale dell’Ana ha ripercorso le tappe che hanno portato alla cancellazione del mercato: dalla prima settimana di gennaio in poi il mercato non si è mai tenuto e da metà dicembre ha dovuto coabitare con il capolinea dei pullman. Gli ambulanti contestano, tra le altre cose, che il piazzale dello stadio così come prevede il regolamento comunale, dal 2012 è stato dichiarato zona mercatale, mentre Campo Genova e Piazza Kennedy figurano nel Puc come aree residenziali. Contestano dunque al sindaco il fatto che per poter trasformare Campo Genova in un’area mercatale c’è bisogno di una serie di pareri, fra cui quello dell’Asl di Avellino, senza il quale non sarà possibile attivare la vendita alimentare. Non solo. Saranno necessari tutti gli impianti per rendere a norma l’area mercatale, fra cui gli allacci dell’energia elettrica per i frigorieri, e un impianto di raccolta delle acque meteoriche. Tutti requisiti riscontrabili nell’area dello stadio, ma assenti a Campo Genova.

Nella sua posizione, il segretario nazionale Ana ritiene che si profili un attacco specifico agli operatori commerciali, perchè le ordinanze non hanno un fondamento di urgenza, e perchè si è messo in discussione l’interesse di 600 famiglie che lavorano e vivono grazie alle attività di vendita al mercato. Le decisioni adottate dal Comune hanno dunque prodotto delle conseguenze sull’intero tessuto economico e sociale costruito sul mercato, che in termini pratici significa 10 turni saltati- incluso quello di sabato prossimo-, tale da rendere necessario un risarcimento. L’associazione degli ambulanti ha quantificato le perdite, e ha stabilito in 500 euro al giorno per ogni commerciante la quota risarcitoria. Intanto il segretario Rosato fa sapere che anche in esito negativo al Tar l’associazione andrà avanti fino al Consiglio di Stato. Tra gli argomenti affrontati dalla figura apicale dell’Ana, uno riguarda la revoca e la decadenza della concessione per l’occupazione del suolo pubblico: l’Ana sostiene che fino ad oggi non ci sono mai state concessioni, ma solo autorizzazioni, quindi la revoca annunciata dal Comune non avrebbe nessun fondamento. Il 12 febbraio infine, si discute nel merito il ricorso presentato da Confesercenti.


LEGGI ANCHE:

Mercato bisettimanale di Avellino, il Tar decide il 12 febbraio. No alla sospensiva

ARTICOLI CORRELATI