C’era Stevie Kim ad Avellino per il Vinitaly d’Irpinia. Ha siglato l’intesa tra Comune di Avellino e Vinitaly Academy International, allargata al Genetica Group. Questa mattina il Protocollo d’Intesa è stato siglato presso la sede degli uffici comunali anche dal Direttore scientifico della Academy, Attilio Scienza e dall’amministratore delegato di Genetica Group, Gaetano Bucci. Obiettivo, creare nel capoluogo irpino uno degli eventi satellite della celebrata fiera veronese, con appuntamenti dedicati alla promozione, alla comunicazione, alla formazione e alla internazionalizzazione del vino irpino. Annunciato fin dall’estate dal Sindaco di Avellino Gianluca Festa, il progetto entra in una fase di maggiore concretezza. Quella di Stevie Kim è la figura chiave. Brand Ambassador di Vinitaly Wine Club, Direttore della Vinitaly Academy International, è una promoter per la internazionalizzazione dei vini italiani. La sua presenza conferisce credibilità all’iniziativa, aprendo ai mercati la produzione locale nel suo complesso. Utilizzando canali innovativi per comunicare e celebrare «il vino italiano» all’estero, la sua missione presso il Vinitaly di Verona è da anni «aiutare i produttori italiani a vendere di più di una semplice bottiglia di vino», come spiegano le sue credenziali. Per questo, gira il mondo con particolare attenzione agli Stati Uniti, alla Russia e alla Cina».

«AVELLINO WINE WEEK». L’evento si terrà tra la fine maggio e il mese di giugno di quest’anno ad Avellino. L’idea è di allestire sedi tematiche diverse nel capoluogo, ma non sono escluse location irpine collegate. Temi della iniziativa saranno l’internazionalizzazione, l’approfondimento scientifico collegato alla ricerca enologica, la comunicazione (strategica) e il marketing, la formazione manageriale. Durante la settimana del vino ad Avellino saranno presenti nomi importanti del mondo enologico, per conferenze e meeting aperti alla partecipazione europea ed internazionale. Il Sindaco ha sottolineato nella sua conferenza stampa l’importanza della partecipazione. Per questo, le porte dell’evento saranno aperte alle associazioni, agli enti e alle organizzazioni interessate alle sorti del vino d’Irpinia. A proposito della partecipazione sono stati fatti dei nomi di personalità nel campo dell’economia, dell’arte e dell’enogastronomia, in predicato di prendere parte al network avellinese. Tra questi, Simon Anholt, consulente politico indipendente nel campo dello sviluppo strategico in particolare a livello economico e culturale. Con lui potrebbe esserci Luca Barcellona, che insegna calligrafia con l’Associazione Calligrafica Italiana e tiene workshop in varie città europee con l’intento di far convivere la manualità con i linguaggi e gli strumenti dell’era digitale. Più strettamente legato al mondo enologico, si annuncia anche Gianni Fabrizio, curatore de «I Vini d’Italia del Gambero Rosso». L’apporto più atteso resta quello di Stevie Kim ad Avellino per il Vinitaly d’Irpinia.

STEVIE KIM, LA SCHEDA DI VINITALY ACADEMY. Stevie Kim è la Direttrice di un team internazionale dedicato a Vinitaly, la fiera sul vino italiano che si tiene ogni anno a Verona. Il suo ruolo principale è quello di Managing Director di Vinitaly International e Brand Ambassador di Vinitaly Wine Club. Come Managing Director di Vinitaly International Stevie Kim ha lanciato e ora conduce una serie di nuove iniziative sotto l’ombrello di Vinitaly, tra cui OperaWine, Vinitaly International Academy, Vinitaly Wine Club, VINO (Padiglione del vino italiano a Expo2015 di Milano), HackWine, Vinitaly International Buyer Connect, Vinitaly International Importer Connect, HireMeVinitaly e wine2wine.

A capo del braccio strategico internazionale di Vinitaly, Stevie è impegnata ad utilizzare i canali innovativi per comunicare e celebrare “il vino italiano” all’estero – con un’enfasi creativa sui social media – sempre con un occhio di attenzione per aiutare i produttori italiani a vendere di più di una semplice bottiglia di vino. Viaggia spesso in giro per il mondo per diffondere il vangelo del vino italiano, con particolare attenzione agli Stati Uniti, la Russia – e soprattutto, la Cina.

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