
Matteo Sperandeo è il nuovo amministratore unico di Irpiniambiente. Lo ha nominato l’azionista totalitario, l’Amministrazione provinciale di Avellino attraverso il suo presidente, Domenico Biancardi. Sperandeo prende il posto di Nicola Boccalone a capo della società che da dieci anni gestisce il ciclo integrato ambientale in provincia di Avellino. L’annuncio è arrivato questa mattina dagli uffici della presidenza di Domenico Biancardi, che ha formulato gli auguri per il nuovo incarico a Sperandeo. Con il suo ingresso nell’azienda pubblica cambierà l’assetto degli ultimi anni. Nei prossimi giorni dovrà scegliere il nuovo Direttore Generale, poteri e prerogative che fino all’estate coincidevano nella figura di un amministratore plenipotenziario. Segretario generale del Comune di Pozzuoli, ma residente nel Vallo di Lauro dopo essere stato in passato Segretario del Comune di Mugnano del Cardinale, Sperandeo rappresenterà Irpiniambiente Spa ma affiderà la guida manageriale della società. Nel suo messaggio, il Presidente della Provincia ha ringraziato l’avvocato Nicola Boccalone per il lavoro svolto come amministratore unico e direttore generale fin dal 2015. Nel presentarlo, Biancardi ha elogiato le qualità professionali del nuovo Amministratore Unico, spiegando che dal nuovo corso si attende un consolidamento della raccolta differenziata, con una ulteriore implementazione dei risultati grazie alla realizzazione degli impianti necessari. Il Presidente della Provincia ha auspicato una collaborazione tra Irpiniambiente e il Comune di Benevento.

IRPINIAMBIENTE AL BIVIO. La missione per il nuovo vertice non sarà facile, in ogni caso. Irpiniambiente gestisce dal 2010 sia i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti, che lo smaltimento, guidando la attività della filiera impiantistica provinciale. Ricadono sotto la responsabilità della società provinciale lo Stir di Pianodardine ad Avellino, l’impianto di compostaggio di Teora, quello di selezione del secco di Montella e la discarica di Savignano, oltre ad una serie di piazzole di trasferenza minori. Inoltre, è impegnato nella attività di potenziamento proprio del biodigestore di Teora e nel riassetto dell’infrastruttura a Pianodardine. A ciò si aggiunge il caso Pratola Serra, dove il Comune ha unilateralmente revocato il contratto alla società provinciale, in attesa del pronunciamento di merito al Tar Campania. Il futuro di Irpiniambiente dovrà essere valutato dalla nuova autorità d’ambito, l’Ato Rifiuti Avellino, che secondo la legge 14/2016 deve scegliere il gestore cui affidare l’intero ciclo ambientale integrato. La prossima settimana la Assemblea dei Sindaci dell’ente d’ambito dovrà definire la propria posizione, valutando il piano che il Presidente Valentino Tropeano presenterà.
LEGGI ANCHE:
Riconversione della Novolegno, Fantoni apre uno spiraglio. Filca punta su Irpiniambiente
Chiusano San Domenico lascia Irpiniambiente. Pronto un servizio autonomo
Il Comune di Pratola Serra cita Irpiniambiente per 2,8 milioni
«Rifiuti in Campania da costo a risorsa», Confindustria sfida i Comuni. Bruno: abbiamo una proposta
ARTICOLI CORRELATI