Produzione della IIA ancora in Turchia. Sos dal Consiglio di fabbrica

In vista della imminente scadenza degli ammortizzatori sociali, gli operai in pressing per sollecitare un nuovo vertice a Roma prima delle festività natalizie. L'azienda registra commesse per gli autobus, ma non ci sono garanzie sul riassorbimento delle unità ancora in Cigs

La produzione della IIA è ancora in Turchia. Sos dal Consiglio di fabbrica che si è riunito a Flumeri. Con una nota sottoscritta in data di oggi, 4 dicembre, si sollecita un confronto con le deputazioni e i riferimenti istituzionali per discutere la situazione, mentre nel frattempo si stanno verificando le azioni per la mobilitazione. Secondo operai e rappresentanze sindacali aumentano le commesse, ma la produzione della IIA resta in Turchia. L’attesa per la convocazione al Mise, già prevista entro fine anno, a questo punto si fa pressante. Le organizzazioni sindacali presenti all’interno di Industria Italiana Autobus attendono la convocazione del Ministero per lo Sviluppo Economico entro la prossima settimana. Ad oggi le maestranze attendono chiarezza sul reintegro dei lavoratori alla luce del termine della cassa integrazione in scadenza il 31 dicembre; aggiornamenti sull’ingresso nella società del terzo socio, e il trasferimento dei fondi del contratto di programma per ammodernare gli impianti e recuperare la produzione oggi coperta dalla Turca Karsan.


La produzione della IIA è ancora in Turchia. Sos dal Consiglio di fabbrica

PRODUZIONE DELLA IIA E ASSORBIMENTO DELLA MANODOPERA IN UFITA. Il 31 dicembre si avvicina e le maestranze come i sindacati attendono un pronunciamento da parte de Governo e del Ministro Stefano Patuanelli sul futuro dell’azienda, che da ieri a Flumeri ha avviato i doppi turni per adempiere alle prescrizioni previste dal decreto di assegnazione degli ammortizzatori sociali. La cassa integrazione concessa per il 2019 prevedeva infatti il reintegro di tutte le maestranze al lavoro e 10 mesi di tempo per ristrutturare gli stabilimenti. Una condizione sottoposta a verifica da parte dell’ispettorato del Ministero del Lavoro, che con sopralluoghi frequenti è chiamato a certificare l’adempimento di quanto previsto.

Industria Italiana Autobus, 240 ordini per il 2020: doppi turni a Flumeri

Ma mentre i vertici della IIA presentano numeri in crescita e annunciano l’acquisizione di nuove commesse che testimoniano l’imminente decollo del polo industriale degli autobus, voci di dentro manifestano non poche preoccupazioni e timori sul futuro dei lavoratori. Ad oggi oltre ai doppi turni, lo stabilimento di Flumeri registra lavori di manutenzione sul tetto, così come si lavora alla lastratura dove si producono le scocche, ma manca il materiale e le linee produttive. Non potendo occupare un unico turno i 250 operai sono stati sdoppiati su doppio turno. In assenza dei lavori di montaggio delle linee, la situazione resta invariata nello stabilimento, mentre si teme che la cancellazione della IIA dalle aziende in stato in crisi da parte del Ministero possa rivelarsi controproducente. Aumentano le commesse ma la produzione resta in Turchia, insomma. Per produrre autobus, Industria Italiana Autobus deve poter richiamare la produzione dalla Turchia, e deve procedere con l’ammodernamento tecnologico degli stabilimenti. Già con la guida dell’imprenditore Del Rosso, operai e sindacati avevano data per scontata la riapertura della fabbrica e il decollo della nuova attività. Forti dell’esperienza precedente, oggi i lavoratori chiedono certezze e investono i sindacati per il pressing nei confronti del Ministro Patuanelli a convocare le parti. Il silenzio che è calato sulla vicenda non trova spiegazioni, nè il Governo si è pronunciato per dare garanzie. Di Industria Italiana Autobus nel vertice promosso da Confindustria a Grottaminarda alla presenza del Ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli non si è accennato.


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