Salvini a Napoli cambia coordinatore della Lega e apre la campagna con un riferimento sulla camorra: «Va estirpata in Campania». Al Cinema Metropolitan ha presentato il suo ex sottosegretario quando era Ministro degli Interni, il deputato Nicola Molteni, che rileva Raffaele Volpi alla guida del partito dall’estate scorsa. A Napoli il leader del Carroccio è venuto per dare un nuovo assetto al suo partito sul territorio. Sottolinea i buoni sondaggi, cita in particolare quelli diffusi da Enrico Mentana su La7), ma rilancia su basi nazionali una sfida in Campania che a carattere locale è saldamente nelle mani del Governatore uscente Vincenzo De Luca, fronteggiato dal Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che potrebbe trovare la sponda dei Cinque Stelle di Luigi De Maio. Non a caso Salvini li accomuna tutti e tre nel suo attacco: «Se li avessimo voluti cercare con un bando non saremmo stati capaci di trovarli così…». Una sfida contro, quella che lancia, in attesa di poter sostenere un candidato che per ora ufficialmente non c’è.

LA PRIMA SFIDA A DE LUCA È SUI RIFIUTI. Non parla di nomi Salvini, infatti, visto che il candidato governatore spetta a Forza Italia all’interno della coalizione, almeno per il momento. L’obiettivo è affilare le armi, capitalizzando l’effetto psicologico del voto in Umbria. Destreggiandosi tra le domande dei cronisti, che hanno battuto (tra i fischi dei militanti presenti) sul tasto di Gianluca Savoini e dei presunti finanziamenti russi destinati al Carroccio, ma anche sulla vicenda riguardante la senatrice a vita Liliana Segre sopravvissuta alle persecuzioni naziste, l’ex Ministro dell’Interno va all’attacco sui rifiuti. L’impegno è quello di presentare un nuovo piano, «perché i campani pagano più tasse degli altri per avere rifiuti in strada e un servizio pessimo». Un affondo sul piano generale che di fatto è andato a colpire chi come Irpiniambiente ad Avellino o l’Asia a Napoli, celebrano con soddisfazione la qualità del proprio impegno sul piano della qualità industriale. La precisione la riserva al Governatore poco dopo, insinuando il dubbio che «oltre alla incapacità« potrebbe esserci la «complicità», visto che in Campania sulla crisi qualcuno sta guadagnandoci. Non si sottrae al tema della camorra. Non cita Avellino, dove è in l’inchiesta contro i clan locali ha sfiorato un paio di ex candidati del Carroccio, ma si limita a dire che la camorra va estirpata dalla Campania.

METROPOLITAN IMBRATTATO, STOCCATE AL SINDACO: «È SULLO STESSO PIANO DELLA RAGGI». Accolto a Napoli da scritte di contestazione, il leader del Carroccio ha utilizzato l’episodio per attaccare il Sindaco del capoluogo partenopeo, accusandolo di dare spazio a quelli che ha definito imbrattamuri, «perfino in giunta, se potesse». Alludendo all’ipotesi di una intesa con i Pentastellati, ha paragonato Luigi De Magistris al primo cittadino di Roma Virginia Raggi, accusandolo di non essere in grado di guidare da sindaco la città, ma anche di aver ripopolato di immigrati i quartieri che da Ministro aveva liberato.

CON MOLTENI ALLA GUIDA OBIETTIVO 10MILA ISCRITTI IN CAMPANIA. Il cambio al vertice regionale del partito non lo commenta più di tanto. Molteni dovrà coordinare 200 tra sindaci e consiglieri, con l’obiettivo di portare a 10mila il numero degli iscritti. Per il leader la Lega è il primo partito in Campania. Con l’apertura della sua campagna per le regionali di primavera, dopo questo primo appuntamento, Salvini a Napoli tornerà spesso.
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