Il Tribunale di Avellino ha annullato il licenziamento intimato a Domenico Gerardo Giugliano dalla Camera del Lavoro Territoriale di Avellino, condannata, in persona del legale rappresentante, Franco Fiordellisi Franco, alla immediata reintegrazione di Giugliano nel posto di lavoro. Lo ha reso noto lo stesso Domenico Gerardo Giugliano con un comunicato stampa, illustrando anche gli altri particolari del giudizio.

Il Tribunale ha condannato la Camera del Lavori «al risarcimento dei danni subìti dal ricorrente commisurati alle retribuzioni globali di fatto maturate dalla data del licenziamento alla data di effettiva reintegrazione oltre interessi legali dalla maturazione dei diritti al saldo sulle singole retribuzioni mensili, rivalutate annualmente ex art. 429 comma 3 c.p.c. nonché al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti per il medesimo periodo maggiorati degli interessi nella misura legale», si legge nel dispositivo della sentenza.
Inoltre, il Giudice del Lavoro ha condannato la Camera del Lavoro Territoriale di Avellino «al pagamento delle spese processuali in favore del ricorrente che vengono liquidate in euro 3.235,00 oltre spese generali nella misura del 15% iva e cpa come per legge con attribuzione al procuratore che hanno dichiarato di averne fatto anticipo». Il Tribunale ha stabilito che non c’era giustificato motivo per il licenziamento. «La Camera del Lavoro ha licenziato il ricorrente adducendo quale motivazione del recesso la soppressione delle mansioni da lui svolte a causa dell’andamento negativo del mercato del lavoro e del tesseramento e l’impossibilità di collocarlo in diverse mansioni». Per il Giudice le motivazioni non trovano giustificazione nella fattispecie in esame.

ARTICOLI CORRELATI