A sette giorni dalla presentazione ufficiale delle liste e alla vigilia della Santa Pasqua, Gerardo Di Pietro consigliere comunale di maggioranza dell’amministrazione Mariani scrive una lettera ai suoi concittadini, rivolgendosi anche alla grande comunità di emigrati di morresi all’estero, per lanciare un appello all’unità del paese in vista della sfida elettorale che lo attende.
“Cari concittadini morresi, residenti ed emigrati,
siamo giunti al termine di questa esperienza amministrativa. La finalità di questa missiva non consiste nel formulare un mero elenco delle cose fatte e non fatte in questi anni (sull’albo pretorio è stata pubblicata la relazione di fine mandato del Sindaco), bensì il mio intento è chiedere in primis scusa ai cittadini che, per nostra responsabilità, a volte, non hanno avuto le giuste informazioni sulle questioni che hanno interessato la vita amministrativa della nostra comunità, e poi condividere con voi una riflessione.

Lavoro e giovani, riorganizzazione della macchina amministrativa, nuova organizzazione per la gestione dei rifiuti, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, politiche sociali, rapporto e collaborazione con associazioni culturali, di protezione civile e sportive, programmazione Fondi Europei, cura e manutenzione del territorio, tutela degli animali e prevenzione del randagismo. Questi sono alcuni temi programmatici che interessano la cittadinanza, sui quali è necessario discutere per trovare le migliori soluzioni possibili, partendo dal presupposto che solo il confronto vero, non strumentale, porterebbe con impegno e sacrificio un’evoluzione positiva dei problemi.
E’ giunto il momento di aprire una nuova fase, tutti dobbiamo sentirci responsabili nei confronti della nostra comunità nessuno escluso; recuperiamo quel senso di appartenenza al nostro amato paese essendo fieri ed orgogliosi di esso; riscopriamo quel senso di comunità che, a volte, manca in ognuno di noi; immaginiamo il problema dell’ultimo come nostro e proviamo, con solidarietà, a risolverlo; facciamo prevalere il senso del noi rispetto all’io.
Utilizzando una frase del nostro illustre concittadino, “Morra si muove bene, quando si muove tutta”. Auguro a tutti una serena Pasqua con la speranza che la pace di queste festività regni nelle vostre famiglie”.
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