Una delegazione di quasi 500 imprenditori associati a Confcooperative provenienti da tutta la Campania incontra Papa Francesco sabato 16 marzo alle ore 12 in Vaticano, nell’aula Paolo VI. Un centinaio arriveranno dalla provincia di Avellino.
Dall’Irpinia a Roma 100 soci, rappresentanti, tra le altre, delle cooperative Intra, Apooat, La Molara, Filo verde, La Girella, Un posto nel mondo, Pianeta autismo ed Il Germoglio.
Per il Presidente del Comitato territoriale di Avellino, Francesco Melillo «le cooperative irpine, afferenti a tutti i settori produttivi, una giornata intensa, storica. L’ultima volta è accaduto nel 2015, sentiamo il bisogno di manifestare al Santo Padre il bene che la nostra cooperazione mette in atto sui territori. L’Irpinia non si è lasciata sfuggire questa occasione, sarà una bella giornata».

NEL RICORDO DI PEPPE DIANA. Nell’ambito dell’incontro sarà raccontata l’esperienza della cooperativa sociale campana «Un fiore per la vita» che si occupa di agricoltura sociale. Una cooperativa che, dal 2000, gestisce negli spazi, immersi nel verde, dell’ex manicomio di Aversa, in provincia di Caserta, la fattoria sociale Fuori di zucca. Una storia di impegno e di resistenza con al centro l’agricoltura come pratica di integrazione sociale e lavorativa, la cultura della legalità e l’amore per la madre terra. La cooperativa “Un fiore per la vita” è nella rete di Nuova Cooperazione Organizzata, famosa, dieci anni or sono, per il Pacco alla camorra, risultato di un progetto imprenditoriale che coinvolge realtà del casertano che hanno denunciato il racket o operano su beni confiscati alla malavita. La fattoria sociale Fuori di zucca è diventata col tempo una bottega bio, un ristorante dove è possibile gustare prodotti a chilometro zero e un luogo di ritrovo per le famiglia, dove è anche possibile coinvolgere i più piccini in attività formative e laboratoriali. Un punto di riferimento ormai imprescindibile. Entusiasta il presidente della cooperativa Un fiore per la vita, Giuliano Ciano: «Dal Santo Padre per raccontare la nostra esperienza di impresa sociale e rappresentare l’impegno quotidiano che la comunità della cooperazione sociale con grande fatica porta avanti, tra le dicotomie di un territorio al quale apparteniamo. Vogliamo anche manifestare il messaggio di Don Peppe Diana nel venticinquesimo anno dalla sua uccisone. Per amore del suo popolo perseguiamo ancora il sogno di costruire le sue terre, le terre di Don Peppe Diana». 16La storia della fattoria sociale Fuori di zucca costituisce, aggiunge il presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea, «un patrimonio di conoscenza comune e di grande valore. Siamo onorati di poterla raccontare Santo Padre, per noi è un motivo di grande orgoglio».


I CENTO ANNI DI STORIA DELLA COOPERAZIONE. “L’evento si colloca nell’ambito dell’udienza riservata a Confcooperative che proprio quest’anno festeggia cento anni di storia, valori, impegno nella rappresentanza e nella tutela politico sindacale del movimento cooperativo”, si legge in una nota.
“L’udienza con il Santo Padre, che proprio di recente ha rimarcato il ruolo delle cooperative nell’economia civile, è un momento di riflessione e di condivisione. Come Confcooperative Campania abbiamo registrato molto entusiasmo da parte dei nostri cooperatori”, spiega il presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea. «L’incontro con il Santo Padre è un momento che vogliamo vivere tutti insieme sentendoci cuore pulsante di una stessa comunità. Per noi che siamo imprenditori del territorio riscoprirci come tasselli di un motore più grande è motivante e sfidante, confronti come questi sono una ricchezza».

LEGGI ANCHE:
Verso un polo delle arti terapie a supporto delle professioni psicopedagogiche
Monteverde diventa smart. Nel progetto Tim-Olivetti anche hotel e servizi per ciechi e sordi
ARTICOLI CORRELATI