Il segretario della Cgil Maurizio Landini sferra da Bologna un attacco al governo sulla vicenda della IIA. Come riferisce il quotidiano La Repubblica, l’ex leader della Fiom esprime la propria preoccupazione per l’esultanza del governo, che investe miliardi di euro per rinnovare il parco mezzi pubblici, ma le commesse poi finiscono all’estero, riferendosi alla Industria Italiana Autobus che produce in Turchia i pullman italiani.

Landini è intervenuto sulla vicenda della IIA a margine dell’incontro in corso per La Perla. A Bologna fa molto discutere la situazione definita paradossale della ex Menarinibus (oggi IIA), che continua a restare inoperosa nonostante le richieste di pullman che l’azienda continua ad evadere all’estero. «Un’azienda che fa autobus funziona quando fa gli autobus. Ma lì gli autobus si continua a non farli», ha affermato Landini, ripreso da La Repubblica, esprimendo la propria preoccupazione per l’assenza di un piano industriale.
Per il numero uno della Cgil il governo non può dire di aver risolto il problema della IIA, perché si può dire «risolto solo quando queste persone ricominciano a fare autobus». Per Landini i ritardi evidenti del programma di rilancio giustificano una forte preoccupazione nel sindacato, nei lavoratori e in chi nutre interesse nel futuro industriale del Paese, spiega.

TRA POCHE ORE IL CONFRONTO A ROMA SULLA CASSA INTEGRAZIONE PER BOLOGNA E FLUMERI. Nel frattempo domani l’amministratore della Industria Italiana Autobus, Antonio Bene, sarà a Roma per definire in sede ministeriale la cassaintegrazione per i lavoratori emiliani e irpini. Lunedì Bene era stato a Flumeri per verificare le condizioni dello stabilimento di Flumeri, nell’ipotesi di una ripresa minima dell’attività produttiva, si parla della costruzione delle scocche per i bus destinati a Genova. Il sindacato resta per ora alla finestra, ma ha già mobilitato i lavoratori per venerdì, quando si farà il punto su ciò che emergerà a Roma. La IIA dovrà infatti presentare una bozza di piano industriale per attivare il percorso degli ammortizzatori sociali. La ricapitalizzazione sottoscritta la scorsa settimana da tre soci, con un quarto al 29,95 per cento delle quote da individuare entro giugno, lascia nell’incertezza tutti. Di concreto per ora c’è l’accordo di programma tra Regione Campania, Ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia sull’ammodernamento dello stabilimento di Valle Ufita, poco per sostenere le speranze della rinascita dell’industria dei pullman in Italia. Il sindacato a livello locale teme che dal confronto possa scaturire un percorso di accompagnamento solo fino a giugno, in attesa di sviluppi. In questo caso, se la cassaintegrazione non coprirà l’intero anno, è probabile una nuova mobilitazione a livello locale e nazionale.

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