Discarica Difesa Grande. Tra meno di sessanta giorni altra Conferenza dei Servizi sulla gestione post mortem del sito. L’aggiornamento della seduta è stato deciso nel corso dell’appuntamento del 31 ottobre. Diverse le motivazioni che hanno portato a riflessioni ulteriori. Tra gli altri fattori ci sarebbero “i contenuti della diffida che come Movimento 5 Stelle abbiamo portato all’attenzione del Consiglio comunale di Ariano Irpino”. A parlare Generoso Maraia, parlamentare iprino parte della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.

Maraia riferisce di un aspetto del progetto presentato dall’ASI DEV Ecologia. “Il progetto ha evidenziato (tra l’altro) che la discarica consentirebbe la capienza di ulteriori volumi di spazzatura – ha affermato il parlamentare – ovviamente è impensabile solo immaginare di far conferire ulteriori rifiuti”. Altre criticità evidenziate dai pentastellati fanno riferimento all’ “esistenza di due frane all’interno dell’area. I due movimenti franosi sono un fatto accertato”.

Ulteriori perplessità sono quelle evidenziate rispetto alla contaminazione del sito. Lo stesso è ufficialmente dichiarato non inquinato. Maraia in merito dichiara: “sono stati realizzati due pozzi. In uno è venuto fuori manganese e ferro. Nell’altro pozzo è stato rinvenuto boro, nitriti, cromo, solfiti per quantità superiori al limite consentito. È evidente che si tratta di elementi che non possono essere considerati di origine naturale e questo dato impone una riflessione. Tra l’altro le analisi condotte più volte nel tempo hanno evidenziato valori sempre diversi. Questo è indice del fatto che quel tipo di terreno è inquinato”.
Questi alcuni degli elementi evidenziati dal Movimento 5 Stelle di Ariano Irpino e espressi in sede consiliare da Guido Riccio. Il contenuto della diffida è stato poi riferito in sede regionale il 31 ottobre scorso. La decisione da prendere è quella relativa alla copertura della grande discarica. L’argomento è però spinoso e delicatissimo al punto da esigere riflessioni e, a quanto pare, ulteriori approfondimenti.
“Se le frane si mettono in moto e avviene la copertura, sarebbe davvero un disastro – prosegue Maraia”. Il parlamentare ribadisce anche tramite la sua pagina social la necessità di bonificare il sito. Impresa molto costosa però ritenuta necessaria dall’esponente pentastellato. Di recente il parlamentare è stato tirato in ballo quale espressione del movimento a livello locale per via di un’altra faccenda. Quella relativa all’Alta Capacità. In merito Maraia afferma che “la stazione ci sarà” e che tutto il resto è “solo rumore mediatico”.
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