“Basta allarmismi: il fungo è sempre stato presente ed è un fenomeno naturale. Basta impegnarsi a mettere via il primo raccolto di castagne e nocciole e impedire che il frutto marcio contamini anche il resto”. Un perentorio Ferruccio Capone getta acqua sul fuoco innescato in questi giorni sull’aggressione del fungo killer ai castagneti, ridimensionando i fenomeno alla ciclicità dei cambiamenti climatici. In particolare, Capone lancia un appello ai produttori e a tutte le aziende impegnate nel settore, ad avere le ‘giuste accortezze’ come lui stesso le definisce, per limitare le perdite e rafforzare invece una politica di valorizzazione della castagna come eccellenza del territorio.

“La responsabilità di questo è fenomeno è addebitabile alla temperatura, ma il fungo che compare nel primo raccolto esisteva anche a memoria dei nostri antenati: ognuno deve farsi carico di raccogliere e pulire i boschi, per eliminare il frutto già caduto e impedire che venga contaminato il secondo, che invece è buono” spiega. La perdita prevista a causa dell’aggressione del cosiddetto ‘fungo killer’ ammonta al 15 per cento della produzione totale, ma il Comune è già intervenuto su questo punto: abbiamo contattato la Regione Campania per chiedere il riconoscimento della calamità naturale e prevedere un rimborso per gli agricoltori, in base all’estensione territoriale e al controllo del danno subito”.

La denuncia di fonti autorevoli sul territorio come Salvatore Malerba sull’azzeramento della produzione castanicola e perdite ingenti per produttori, a causa dell’aggressione del fungo killer, a detta di Ferruccio Capone deve essere considerata come mero ‘autolesionismo’. “Queste notizie distruttive arrivano su tutti i mercati e si applica una pubblicità negativa che danneggia la nostra economia” ribatte il sindaco.
“Il comune ha chiesto l’interessamento del Ministero per l’Agricoltura in quanto l’Irpinia contribuisce con il 30 per cento della produzione nazionale, e il 50 per cento di quella campana. Il volume d’affari della provincia di Avellino ruota per la maggior parte intorno al settore castanicolo, con cifre assai rilevanti” continua. “Senza contare che i marroni di Serino hanno ottenuto da poco il marchio di Indicazione Geografica Protetta. Affermare che la produzione è prossima allo zero significa andare verso il suicidio”.
LEGGI ANCHE: Piano speciale per la castagna, Malerba: salvare alberi e asset
La castagna è il prodotto tipico dell’eccellenza gastronomica che Montella esporta all’estero ed esibisce in vetrina, soprattutto in occasione della Sagra della Castagna, che quest’anno cade dal 3 al 5 novembre. Il Comune è già da tempo alle prese con i preparativi, e l’esecutivo Capone è impegnato in prima linea per costruire un allestimento in grado di superare il successo dello scorso anno, che ha registrato un boom di visitatori senza precedenti.
ARTICOLI CORRELATI