Ha impiantato il primo cuore artificiale, sarà insignito con una targa il chirurgo pediatrico irpino Antonio Amodeo, ad Avellino ospite del Moscati.

All’Azienda Ospedaliera di Avellino si terranno sabato le ‘Giornate pneumologiche irpine’, «un’occasione importante di confronto, discussione e aggiornamento sulle patologie respiratorie», come spiegano da contrada Amoretta.
Sabato, 29 settembre, con inizio alle ore 9,00, presso l’aula magna dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, si svolgerà la quarta edizione de “Le giornate pneumologiche irpine” vedrà il confronto tra esperti del settore, «a proposito delle strategie di intervento più efficaci per affrontare tutte quelle malattie dell’apparato respiratorio, come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la fibrosi polmonare, l’enfisema, che sono annoverate tra le principali causa di mortalità nel mondo».
IL PROGRAMMA. Scarica il documento diffuso dall’Azienda San Giuseppe Moscati

In particolare, «L’Azienda Ospedaliera Moscati proprio per assicurare una migliore gestione dei pazienti affetti da grave limitazione al flusso delle vie aeree, ha attivato Percorsi Ambulatoriali Complessi e Condivisi (Pacc) per l’asma grave e la broncopneumopatia cronica ostruttiva, potenziando forme alternative al ricovero e migliorando, pertanto, anche l’appropriatezza degli accessi al pronto soccorso», spiega Antonio Iannaccone, responsabile dell’Unità Operativa di Pneumologia.

I lavori saranno aperti dal Direttore Generale dell’Azienda San Giuseppe Moscati di Avellino”, Angelo Percopo, dal Direttore Sanitario Maria Concetta Conte, e dal Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino, Francesco Sellitto.
Nell’occasione sarà premiato con la consegna di una targa il professor Antonio Amodeo, Direttore dell’Unità Assistenziale Meccanica Cardiocircolatoria e Trapianto di Cuore Artificiale dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

«L’illustre cardiochirurgo pediatrico, originario di Monteforte Irpino, che ha impiantato, tra l’altro, il primo cuore meccanico, rappresenta, infatti, per l’attività professionale e di ricerca, un esempio di eccellenza irpina in ambito medico-chirurgico». Nei link riportati due testimionianze del lavoro da lui portato avanti in questi anni.
Nel primo caso, un cuore artificiale permanente innestato per la prima volta al mondo nel petto di un ragazzo di 15 anni (oltre otto anni fa), nel secondo, un mini-cuore artificiale alimentato da una batteria esterna e impiantato nel petto di una bambina di tre anni, in attesa del successivo trapianto, da attendere a casa nel suo ambiente familiare.
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